Milano calibro 9 ★★★

Il primo titolo della trilogia del milieu di Fernando Di Leo (proseguita con La mala ordina e Il boss) consiste nell'opera forse più celebre del regista, che abbina al senso di persecuzione e di sospetto del noir europeo (il protagonista è costantemente pedinato) scene di straordinaria efferatezza (come nello splendido incipit), anticipatorie del filone poliziottesco. Un film di genere audace e ben confezionato, impreziosito dalla colonna sonora di Bacalov e guastato solo dalla pretestuosità del messaggio politico, veicolato in modo eccessivamente didascalico e manicheo.

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