Past Lives ★★

L'esordio alla regia di Celine Song consiste in un dramma sentimentale di matrice autobiografica, che mira a toccare le corde dello spettatore, facendo leva sull'effetto nostalgia insito nell'incontro di un amore adolescenziale impedito da cause di forza maggiore. Malgrado una soddisfacente costruzione della commozione (specie nel finale), il film paga un'eccessiva frontalità estetica e narrativa: la prima, figlia della pressoché totale assenza del fuoricampo (fondamentale in un'opera che vuole fare dei silenzi e dei non detti il suo punto di forza); la seconda, dovuta a un didascalismo estremo (che trova il suo culmine nella dichiarazione d'intenti metacinematografici). La composizione dell'immagine sarebbe anche appagante, se solo non fosse intervallata dalla sovrabbondanza dei tagli di montaggio e da sequenze inutilmente contemplative.

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