La società della neve ★½

Adattando l'omonimo libro che documenta i racconti dei sopravvissuti allo schianto dell'incidente aereo delle Ande del 1972, Juan Antonio Bayona realizza un film pessimo sotto (quasi) tutti i punti di vista: il cast è imbarazzante, il montaggio confuso, la fotografia inutilmente calda, gli effetti visivi ridicoli e la sceneggiatura pullula di didascalismi, cliché e ridondanze tipiche dei prodotti seriali. Risulta inoltre pretestuosa l'enfasi con cui si tenta di spacciare per dilemma etico ed esistenziale una scelta obbligata come quella che impone ai superstiti di nutrirsi dei cadaveri dei defunti per poter sopravvivere. L'unico pregio del film è quello di aver affidato la voce fuori campo a un morto, sottolineando in modo cinematografico il contratto sociale posto alla base della comunità. Poca roba.

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