Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà ★★★

Il primo (e ultimo) James Bond interpretato da George Lazenby rappresenta uno dei titoli più riusciti (e paradossalmente snobbati) dell'intera saga di 007. Sebbene il carisma dell'attore australiano non sia paragonabile a quello di Connery (richiamato nel titolo successivo proprio per ovviare al malcontento dei fan), il cambio finisce per rivitalizzare il protagonista, sempre più piatto nelle ultime uscite (vedasi Thunderball e Si vive solo due volte). Affrontato di petto il problema con una geniale rottura della quarta parete, la sceneggiatura mette subito le cose in chiaro e non ha paura di far evolvere Bond in un personaggio più umano e fallibile, con un desiderio d'amore autentico e senza precedenti. La scenografia è forse meno sofisticata del solito (si nota l'assenza di Ken Adam), ma la regia di Peter R. Hunt (montatore dei titoli precedenti) sceglie perfettamente i punti macchina e sfrutta egregiamente gli overlapping del montaggio per frammentare l'azione nel momento del bisogno. Finale da antologia.

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