Velluto blu ★★★★

Dopo l'insuccesso di Dune, David Lynch realizza un noir magnetico, con cui mette in scena in modo cinematograficamente unico, personale e magniloquente il contrasto tra l'apparente tranquillità del mondo borghese (rappresentato dalla luce del sole e dalla spensieratezza di Laura Dern) e la torbida realtà della psiche (a cui specularmente corrispondono le tetre scene notturne e il fascino del proibito incarnato da una straordinaria Isabella Rossellini). Con straordinaria lucidità, la sceneggiatura tratteggia una narrazione lineare, incentrata sul disvelamento dell'inconscio. Magistrali le dissolvenze incrociate del montaggio e le vellutate composizioni sonore di Angelo Badalamenti, qui alla prima collaborazione con Lynch.

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