Trappola di cristallo ★★★

Dopo il successo di Predator, John McTiernan, conferma la sua abilità registica confezionando Die Hard, il blockbuster hollywoodiano che lanciò la carriera di Bruce Willis e che segnò per sempre il genere action. Senza badare troppo ai contenuti (comunque presenti, seppur solamente accennati: si pensi alla pericolosità delle nuove tecnologie, alla spregiudicatezza del mondo degli affari, all'inettitudine dei vertici delle forze dell'ordine o allo sciacallaggio tipico dei media), il film amalgama bene componenti thriller e mélo e bilancia perfettamente ironia e violenza, riuscendo ad intrattenere a dovere lo spettatore, folgorato dall'autentica esplosività degli effetti speciali. Un'opera adrenalinica, tecnicamente solida, che, all'alba del post-modernismo, ricorre a un citazionismo programmatico e consapevole.

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