Scarface ★★★½

A cinquant'anni di distanza dall'omonimo film del 1932, Brian De Palma dirige il remake di Scarface, raddoppiando la durata, enfatizzando la tragedia e attualizzandone la portata: in pieno reaganismo, la sceneggiatura di Oliver Stone decostruisce il Sogno americano basato sul culto dell'ego e del denaro, svelando le illusioni e le contraddizioni del capitalismo incarnato da Tony Montana: un uomo spregiudicato (eppure punito dalla propria etica), maniaco del controllo (eppure incastrato dallo spionaggio), incapace di amare, ma solo di possedere (come dimostra il torbido rapporto con moglie e sorella). La regia fa largo uso di dolly e piani sequenza, dimostrandosi tuttavia più contenuta del solito e raggelando maggiormente lo spettatore quando sceglie di lasciare la violenza fuori campo (v. sequenza motosega). Sontuose le performance di Al Pacino e Michelle Pfeiffer.

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