Oppenheimer ★★★½
Prodigioso blockbuster d'autore scritto e diretto da Christopher Nolan, che ricorre alla prometeica figura di Oppenheimer per mettere in scena un dramma sull'ambiguità: della scienza, del potere, degli Stati Uniti, dell'uomo moderno. Le contraddizioni della fisica quantistica e l'espressa contrapposizione tra fusione e fissione (perfetta nomenclatura dei due blocchi narrativi del film) consentono allo spettatore di percepire sin dal principio la centralità di categorie antitetiche (creazione-distruzione, sicurezza-pericolo, soddisfazione professionale-senso di colpa, altruismo-arrivismo, collaborazione-individualismo, attivismo politico-astensionismo diplomatico), il cui confine - o, per meglio dire, la cui frontiera - non è mai stata così labile. Tutti questi paradossi, apparentemente inconciliabili, sembrano quindi trovare equilibrio, sintesi e coerenza solo nella loro rappresentazione, che tocca il suo culmine nella dirompenza del Trinity Test, ennesimo allestimento metacinematografico di uno dei più importanti registi del nostro tempo.
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