Napoleon ★★★

Ricorrendo all'icona di Napoleone, Ridley Scott piega la storia alla sua poetica per mettere in scena il fallimento dell'imperialismo americano, sia sul piano politico, che su quello cinematografico. Occorre leggere in tal senso la duplice caratterizzazione del protagonista: braccato e infantile tra le mura di casa, conquistatore di mondi a suon di cannonate fuori. Ed è sempre in tal senso che va letta l'alternanza dello stile: quasi televisivo nell'intimità, magniloquentemente cinematografico in battaglia. Gli Stati Uniti hanno conquistato il mondo con l'artiglieria pesante e con il cinema, eppure, come il Napoleone di Scott, hanno fallito, perdendo tutto il loro peso specifico e restando solo un marchio. Un'opera non esente da difetti (in attesa della director's cut, molte sequenze appaiono fin troppo frettolose e la messa in scena di Waterloo non regge il confronto con quella di Austerlitz), eppure concettualmente esemplare.

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