Amadeus ★★★

 Adattando per il grande schermo l'omonima pièce teatrale di Peter Shaffer (anche sceneggiatore del film), Miloš Forman contrappone il genio di un anticonformista sregolato come Mozart (caratterizzato in modo forse eccessivamente macchiettistico) al frustrante rigore conservatore di Salieri (specchio della chiusura della società e autentica personificazione dell'invidia). Grazie all'escamotage della confessione al prete (alter ego dello spettatore), la narrazione adotta il punto di vista del villain, la cui voce fuori campo intride di sagace umorismo il racconto ("l'imperatore non aveva orecchio, ma adorava la mia musica"). Messa in scena compiuta, montaggio accurato, colonna sonora ben abbinata alle vicende (soprattutto quando irrompe nella diegesi, rendendosi protagonista).

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